Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
                    
                  
                      Noto anche come Museo Nazionale della Magna Grecia, possiede una delle più ragguardevoli collezioni di reperti provenienti dalla Magna Grecia.
                  
                      La sede storica è rappresentata da un imponente edificio a pianta quadrata di quattro piani, progettato da Marcello Piacentini e realizzato tra il 1932 ed il 1941, attualmente
                  in fase di restauro, con riapertura prevista per il marzo 2011.
                  
                      Il patrimonio del museo è ricco di reperti archeologici, con materiali di scavo da siti della Calabria, della Calabria e della Sicilia, relativi soprattutto alla cultura antica
                  della Magna Grecia dal secolo VII a.C. in poi, ma anche alle epoche preistorica e protostorica, ed ai periodi romano e bizantino.
                  
                      La sezione di archeologia subacquea comprende reperti provenienti dai fondali marini calabresi.
                  
                      Tra questi, si segnalano i pezzi provenienti da una nave rinvenuta nelle acque di Porticello, databili tutti intorno al sec. V a.C., tra cui spiccano statue in bronzo ed in particolare
                  la Testa di Filosofo, rarissimo quanto pregiato esempio di ritrattistica greca.
                  
                      La fama della collezione è legata soprattutto ai celeberrimi Bronzi di Riace, rinvenuti nel 1972 al largo delle coste di Riace, due straordinarie statue del sec. V a.C., realizzate
                  in bronzo con dettagli policromi.
                  
                      Molti i reperti provenienti dagli scavi che interessano l'area Locrese: anfore, vasi, terrecotte, marmi, capitelli ed altri preziosi.
                  
                      In particolare, gli Specchi Locresi in bronzo del sec. VI a.C., le Tabelle Locresi provenienti dall'archivio del Santuario di Zeus Olimpio di Locri, ed un'importante raccolta di "pinakes",
                  tavolette votive in terracotta con rappresentazioni a bassorilievo, risalenti al sec. III a.C.
                  
                      Vi sono poi diverse testimonianze d'età ellenistica provenienti dalle colonie della Magna Grecia calabrese, oltre alla stessa Rhegion: Kaulonia, Laos, Krimisa e Metauros.
                  
                      Tra i vari reperti esposti, un bellissimo "lekane" a comparti, raffinato contenitore di cosmetici e gioielli, risalente al sec. IV a.C..
                  
                      Ricca ed interessante, infine, la sezione di numismatica, in cui figurano monete brettie, greche e romane.